CAIA. La Radio un ponte tra l’Italia e il Mozambico

di ADRIANO DI BLASI e PAOLA LONGOBARDI

La cooperazione trentina è impegnata da dieci anni in progetti di sviluppo nel campo agricolo,sanitario,scolastico. Cinque anni fa è partita l’avventura di una radio comunitaria. La storia di Radio Caia nelle parole di Paolo Rosatti, presidente del Consorzio Associazioni con il Mozambico.

“Il progetto di una Radio Comunitaria per Caia è nato 2006 dalla comunità mozambicana, che esprimeva con forza il bisogno di un mezzo che potesse favorire la comunicazione e l’informazione all’interno del distretto. Anche l’Amministrazione locale ha dimostrato grande interesse e sensibilità. Una delle caratteristiche principali delle Radio Comunitarie è l’indipendenza, la libertà di azione rispetto alle istituzioni statali, ma è importante poter contare sulla disponibilità della Pubblica Amministrazione a collaborare per la  buona riuscita del progetto.

La gente di Caia voleva informazione sul territorio, voleva poter ascoltare musica, voleva avere la possibilità di dare annunci di nascita o di morte senza doversi più affidare esclusivamente al passaparola tra amici e conoscenti: in una parola aveva perfettamente identificato quelle che sono da sempre le molle che muovono l’informazione: utilità, partecipazione, curiosità. Soprattutto la comunità voleva che tutto questo fosse in lingua locale, in modo che fosse comprensibile per tutti. La Radio Comunitaria di Caia è oggi, proprio per questo motivo, una radio completamente bilingue: trasmette in portoghese, la lingua ufficiale mozambicana e in sena, la lingua tradizionale del distretto di Caia.

L’obiettivo principale del progetto- ribadisce il presidente del CAM Paolo Rosatti- era quello di facilitare l’accesso all’informazione e favorire di riflesso la partecipazione attiva della popolazione alla vita del Paese.

Quali sono state le fasi fondamentali della radio ?

Durante il 2006 sono iniziati gli incontri con la comunità e contemporaneamente sono stati realizzati dei corsi di giornalismo per tutta la popolazione interessata. Volevamo offrire degli strumenti di approccio al giornalismo ad un’ampia base, che in futuro potrà dare voce alla propria comunità.

La formazione è stata affidata ad alcuni giornalisti mozambicani.La partecipazione al primo passo della formazione era libera: non erano imposti particolari requisiti né di istruzione né di professione. Abbiamo collaborato con casalinghe, falegnami, agricoltori. L’unico requisito era avere voglia di fare ed entusiasmo per questo nuovo progetto. È stato importante successivamente individuare le persone risorsa, attivando laboratori interdisciplinari nei differenti quartieri. Si è trattato di una fase fondamentale nella quale si sono verificati l’interesse e la motivazione dei partecipanti, e si è riscontrato inoltre un livello diversificato culturalmente e di attitudine al giornalismo. Con questi laboratori sono iniziate le prime registrazioni con i gruppi locali di musica e con i gruppi teatrali improvvisati sulle storie locali.

I seminari più specifici e le selezioni sono continuati per tutto il 2006, fino a giungere alla creazione di un gruppo di tecnici e giornalisti, circa 20 persone, che in una prima fase di trasmissioni ha dato  voce a RCC. Tra questi è stata in seguito scelta l’equipe fissa che lavora tuttora in Radio

Le trasmissioni sono iniziate nel 2007, qual è il bilancio?

Dopo quasi 5 anni di attività, la radio è presente nelle case della gente dalle 6 del mattino alle 22.

Nell’ultimo anno è stato realizzato un grande lavoro per intensificare la partecipazione della comunità: decine di volontari, oltre ai giornalisti e speaker radio, ruotano oggi intorno alla radio, proponendo contenuti culturali, racconti tradizionali, programmi per bambini e studenti, momenti di approfondimento della lingua portoghese, programmi sportivi, barzellette, oltre naturalmente alla musica sia locale che internazionale.

Da fine 2009, oltre ai notiziari locali RCC ha ottenuto l’autorizzazione a trasmettere anche i notiziari nazionali, con un collegamento diretto con Radio Moçambique, la radio nazionale. Le informazioni del Paese ora giungono anche a Caia, e si uniscono a quelle locali dando una visione più ampia e nuovi spunti alla comunità, incoraggiando il dialogo ed il processo democratico.

Dal 2010 RCC è inserita all’interno di una rete di realtà e istituzioni che a livello nazionale appoggiano le Radio. Caia è divenuta  membro attivo del FORCOM, la rete di Radio Comunitarie Indipendenti in Mozambico, dalla quale è stata definita “good practice” per tutte le radio comunitarie dell’area centrale.

Come viene sostenuta economicamente la radio?

L’iniziativa è stata finanziata dalla Cassa Rurale di Trento. Dopo l’impegno iniziale per la costruzione della sede, l’acquisto delle apparecchiature e le formazioni intensive, l’appoggio a Radio Caia viene garantito sia dal  programma di cooperazione tra la Provincia Autonoma di Trento e il Mozambico sia da donazioni di privati. Sono inoltre in crescita le quote di auto finanziamento

C’è un rapporto tra le radio del Trentino e radio Caia?

La collaborazione con le radio italiane ha segnato sin dall’inizio il progetto di radio Caia. Attualmente si realizza sia attraverso un gruppo di lavoro tecnico che supporta a distanza il progetto sia attraverso il programma di scambio tra gruppi musicali trentini e mozambicani.

Attraverso l’iniziativa “Altre frequenze – Outras frequências” si sono incontrati virtualmente negli studi di RCC, Sanbaradio e Radio Studio Sette sei gruppi mozambicani e sei gruppi trentini.

Le trasmissioni sono state diffuse sia sulle frequenze trentine che su quelle caiensi. I vari gruppi si sono raccontati, ascoltati e confrontati in un dinamico scambio tra territori, associazioni,  radio e gruppi musicali.Un mix di culture e di espressioni artistiche che si propone come il primo passo per nuove collaborazioni e chissà, un concerto sullo stesso palco.

La cooperazione trentina agisce in molti settori,agricoltura,scuola,sanità. Perché dar vita a una radio?

Il progetto rientra nell’obiettivo più generale del programma di appoggio ai processi di partecipazione comunitaria. Caia promuove lo sviluppo della cultura locale e crea uno spazio di comunicazione e discussione. La radio è un elemento trasversale rispetto a tutte le attività che il CAM sviluppa nella comunità. Offre uno spazio di collaborazione per le attività di comunicazione, formazione-informazione e sensibilizzazione centrali in tutti i settori di intervento.

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