Roma. UndeRadio ANNO 2, la voce dei ragazzi

DI PAOLA LONGOBARDI – 6 giugno 2013

Nato a novembre del 2011 nell’ambito del progetto “Diversi ma uguali, il progetto UndeRadio, portato avanti da MediaAid e Save the Children,  è alla sua seconda edizione. Più di 800 gli studenti di Roma italiani e stranieri coinvolti nella creazione di inchieste di strada, programmi di musica, interviste doppie tra adolescenti di diverse etnie e culture e  di seconda generazione. FACCIAMO IL PUNTO CON EMILIANO SBARAGLIA

Emiliano, quali sono le novità di questa edizione rispetto allo scorso anno?

In questo secondo anno di attività UndeRadio sta cercando di migliorare la proposta radiofonica. Abbiamo pensato di iniziare a far esercitare gli studenti che già lo scorso anno erano con noi, più come redattori che come semplici voci da registrare in classe. Questo perché le scuole sono rimaste sostanzialmente le dodici dello scorso anno, ma abbiamo tenuto una classe e inserita una nuova pressoché in tutti gli istituti, e questo sta permettendo un lavoro di raccordo e collaborazione molto interessante tra i ragazzi. E naturalmente le registrazioni che mandiamo in onda ne guadagnano in qualità e contenuti.  

Quindi non hanno aderito anche altre scuole?

Come accennavo le scuole sono rimaste le stesse, a parte una “sostituzione” tra l’istituto Confalonieri (Municipio I) e il liceo Seneca (Municipio XVI). Quello che abbiamo fatto è stato individuare nuove classi all’interno delle stesse scuole, per garantire una continuità del lavoro anche con dirigenti scolastici e docenti di riferimento, che sono un tassello fondamentale per un buono sviluppo del progetto. Senza la loro collaborazione e disponibilità sarebbe tutto molto più difficile: individuare il giorno e l’ora rispetto alle esigenze didattiche, l’aula adatta per gli incontri, sono tutte componenti pratiche da risolvere insieme quotidianamente. 

Qual è la risposta dei giovani?

La risposta delle studentesse e degli studenti è veramente incredibile. I ragazzi si appassionano all’idea di poter interagire attraverso una forma diversa di comunicazione rispetto ai canoni tradizionali. UndeRadio viene seguita attraverso il sito, la sua pagina Facebook, i podcast realizzati,  lo scambio di informazioni via mail. In più, durante gli incontri in classe, cercano sempre di creare qualcosa di nuovo. A volte ci riescono, altre no, ma dipende da molti fattori, anche dalle fasce di età. Infatti, le scuole sono sia di media inferiore che superiore, ed è normale che le forme di partecipazione tra loro siano diverse. Ma la ricchezza del progetto è anche questa.  

Come si svolge la riunione di redazione?

Ci sono le riunione delle dodici microredazioni, ciascuna per ogni scuola, organizzate pressoché autonomamente quando occorre. Poi ogni mese ci riuniamo presso i locali sotterranei della scuola Manin, in via Bixio, dove abbiamo fissato il “quartier generale” della radio, per la riunione di redazione centrale. In quel caso partecipano alcuni rappresentanti di ciascuna scuola, che cerchiamo di variare per far partecipare il maggior numero possibile di ragazzi. Arrivano accompagnati dai professori, facciamo il punto della situazione, e registriamo qualcosa da mandare in onda il giorno dopo, per far ascoltare anche a tutti gli altri come è andata. 

Tra i temi principali affrontati dai giovani, ci sono quelli legati alla partecipazione e  alla non discriminazione, che a volte sono connessi a temi come la violenza e il bullismo. Come vengono trattati dai giovani questi temi di rilevanza sociale e attualità?

La realizzazione di UndeRadio, all’interno del progetto “Diversi ma uguali”, ha come obiettivo quello di coinvolgere circa 800 studenti, metà dei quali di origine straniera. Un approccio pluriculturale, dunque, che inevitabilmente affronta anche questi temi. In quel caso cerchiamo di instaurare un dialogo aperto, un confronto, diciamo così, giornalistico e comunicativo, utilizzando in questo senso anche il valore aggiunto costituito dalla partnership di “MediaAid”, attraverso la presenza di esperti in materia. La partecipazione e la non discriminazione restano i nostri cardini principali, attorno a cui costruiamo gli altri: l’integrazione e l’interazione, i diritti dei minori e la legge sulla cittadinanza.  

Le attività in programma tra maggio e giugno: 

  • sabato 11 maggio – evento territoriale in occasione della ottava edizione di “Una città a misura di bambino”, in collaborazione con l’associazione genitori Di Donato e la scuola media Manin (Municipio I);

Seguiranno tra l’ultima settimana di maggio e la prima settimana di giugno (prima della chiusura delle scuole), eventi terrioriali anche con le scuole del Municipio VIII, presso il teatro di Tor Bella Monaca, e del Municipio XVI, presso il chiostro dell’istituto Ceccherelli, in via di Bravetta.

Infine, per il secondo anno consecutivo, UndeRadio sarà presente al Salone Internazionale del Libro di Torino, che si terrà dal 16 al 20 maggio 2013, attraverso un laboratorio di scrittura radiofonica e il lavoro sul campo insieme ad alcuni dei redattori.

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