DAKAR. Un bilancio dopo cinque anni in Senegal

di EMILIANO SBARAGLIA 

Dopo circa cinque anni di collaborazione, il progetto “Dai voce a una radio” portato avanti in Senegal da Media Aid, ha raggiunto alcuni risultati che vale la pena ricordare.

Dopo circa cinque anni di collaborazione, il progetto “Dai voce a una radio” portato avanti in Senegal da Media Aid, ha raggiunto alcuni risultati che vale la pena ricordare.

Primo fra tutti, il rapporto di stima e fiducia reciproca costruito con “Radio Oxyjeune”, l’emittente comunitaria con sede a Pikine, nella zona delle banlieues a sud di Dakar, la capitale senegalese. Un rapporto iniziato attraverso la realizzazione di alcune trasmissioni organizzate e messe in onda da RadioArticolo1.it, work-tube del lavoro che sin dal primo momento ha offerto la sua disponibilità nel rendersi partecipe del progetto MediaAid. Sono stati realizzati collegamenti, interviste e rubriche ad hoc: RadioOxyjeune e RadioArticolo1 hanno permesso agli ascoltatori italiani di conoscere una realtà lontana ma non troppo, visto il crescente numero di cittadini senegalesi (nella maggior parte dei casi al di sotto dei trent’anni) che negli ultimi tempi tentano la sorte per provare a giungere sulle coste italiane. Le voci che si sono alternate –  a partire da quella del direttore Daouda Gueye, dei redattori, amministratori e collaboratori vari – hanno via via  raccontato piccole-grandi storie sulla situazione politica e sociale del Paese. Spesso sono stati affrontati argomenti difficili come la violenza e la discriminazione nei confronti delle donne, lo sfruttamento dei minori (con particolare attenzione alla triste realtà vissuta quotidianamente dai bambini talibé), la corruzione, i diritti negati ai lavoratori, la mancanza  di acqua e cibo soprattutto per bambini e anziani, la dispersione scolastica.

Ma la collaborazione tra MediaAid e RadioOxyjeune non si è limitata soltanto a questo. Grazie ai contributi della Onlus,   l’emittente ha migliorato la parte tecnica e strutturale a partire da una accurata revisione dell’impianto elettrico fino alla riparazione di uno dei ripetitori utilizzati per la diffusione del segnale. Sono stati comprati registratori, microfoni, mixer audio fondamentali per garantire e migliorare la messa in onda dei programmi.

RadioOxyjeune, comunque, ha ancora bisogno dell’aiuto di Media Aid per acquistare altri materiali. Intanto la redazione – composta da numerosi giovani e soprattutto da molte ragazze – continua a trasmettere e a svolgere un’importante funzione per la comunità.

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